LA LUCE CHE VIENE  DALL'INFANZIA

 

Quanti tra noi credono che l'infanzia abbia una "luce" da portarci ?

Quello più accreditato è il pensiero che un bambino sia un essere immaturo, incompleto e che, in quanto tale, necessiti di "lezioni", di addestramento, di imparare, di crescere.  

                                          

 Ma questo pone in ombra il fatto che il bambino vive e sente, ma, soprattutto, che il bambino, proprio così com'è, senza bisogno di maturazione o "perfezione", ha qualcosa da donarci, di molto prezioso.

 

E di questo dovremmo essere profondamente grati.

Senza scuole, senza ammaestramenti, il bambino è un "Maestro":  è "Maestro" di Vitalità, di Entusiasmo, di Curiosità, di Meraviglia, di Spontaneità, di Gioia di vivere, di Mistero, di Gioco, di Incanto.

La sua energia straripante non è un insegnamento e un dono anche per noi ?       

E non è, quella dell'infanzia, la stessa fonte alla quale attingiamo anche noi le nostre risorse e che seguita, misteriosamente, a nutrirci ?

 

Quando ci guarda un bambino molto piccolo, è la vita stessa che ci osserva attraverso i suoi occhi … La sacralità della Vita.

                                                                                               

                                                                                    L.G.

 

Ho affidato un figlio al cielo, alla Terra, agli uomini, alla riva dei mari, alla carezza del vento.

 

Ho affidato un figlio alla Vita, alla sua compassione e generosità, al profumo dei fiori, alla scintillio delle stelle.

L'ho colmato di dignità,  di speranza e di un pezzetto del mio cuore ...

Ogni figlio è affidato a tutti gli uomini.

                                               

                                                  L.G.