DOVE L'INFINITO ACCADE

 

Siamo il luogo dove l'infinito mistero accade.

Quanto siamo stati maltrattati per arrivare a credere di essere niente e per reagire con rabbia, pretendendo, stupidamente, di sostituire tale "rapina" con il possesso delle cose ? !

Se non ce ne accorgiamo è perché abbiamo perso la facoltà di vedere, e non bastano gli occhi per scorgerlo.

Eppure qualcosa ci chiama oltre l'apparente, e non si stanca di farlo.

In principio era il respiro dell'universo, e lo è ancora, e ancora.

Respiro della coralità, di tutto ciò che è creato, manifesto.

Con ogni bambino si rinnova la promessa e insieme la speranza.

Vola solo chi immagina di poterlo fare, con ali trasparenti e felici, traboccante di luce.

Se cerchi il tuo posto, è l'universo il tuo posto, la somma esatta di tutto.

È il solo, vero volo, che colma ogni vuoto e lo riempie solo di incanto e di libertà, come una pioggerellina delicata.

Ci si può riparare sotto un albero, a lasciar cadere la pioggia e ad aspettare che il vento esaurisca il suo fiato, facendo dondolare delle foglie lunghe di canna.

Si può quasi essere sorpresi di essere là, senza l'ossessione di accumulare qualcosa, qualunque cosa che dia l'illusione di contare qualcosa agli occhi vuoti del mondo.

Forse ora il vento si trastulla con il tuo nome, ti sembra di sentirlo ripetere nello spicchio della tua interiorità. E ti viene da sorridere e tutto sembra sorriderti, per un istante.

Non hai accumulato proprio niente, e non te ne dispiace neppure un po'.

Anzi, forse ti appare che è quando si è più vuoti, che tutto cambia, che tutto ti basta e ti riempie di leggerezza.

Come fanno i bambini, colmi, fino al limite, di fantasia, di sogni, di magia, doti così evanescenti eppure così potenti e capaci di consolare, di nutrire, di saziare, senza appassire.

E le si ritrova al risveglio, fresche per la nuova avventura quotidiana e la sua "fame", sincera e necessaria, inarrestabile.

Se tutto questo è uno spiraglio d'anima, assomiglia ad un canto spontaneo... dove l'infinito accade.

Così piccolo, così libero, così magico, così sorridente, così tutto...

 

Luciano Galassi

(26 luglio 2014)