FRAMMENTI SPARSI QUASI IN SALDO

 

Vorrei un vestito di gocce di rugiada, vorrei che vi brillassero mille soli, moltiplicati per mille.

Vorrei che mi inondasse di limpida freschezza e mi lavasse gli occhi e l'anima.

 

 

È l'eternità di ciò che vive la nostra speranza, questo cielo che non ha confini, il diapason per tutti i cuori del mondo, nascosto nella sostanza della Terra.

E la leggerezza, la leggerezza del respiro e dei passi, delle notti di luna.

Siamo minuscoli frammenti di lava incandescente, lanciati nel mare della vita, pronti ad assumere la forma che più ci si adatta e che ci consenta di prendere il volo: importanti le ali e il coraggio da temerari, forse l'incoscienza di chi si gioca tutto per un istante di limpidissima gioia.

Le ombre lunghe della sera ci dicono che il sole tornerà domani, ma intanto ci regalano delicate briciole di dolcezza.

La vita è solo una promessa, che dobbiamo colmare con i nostri passi sinceri e con i battiti lievi del cuore.

Mi piacerebbe fare una piccolissima scorta di sorrisi, da sgranocchiare, come i bambini, quando tutto si gela, negli inverni bui dell'anima.

Tutta la sapienza in un battito d'ali.

 

 

Vorrei bere cucchiai di parole, scegliendo quelle rosse e quelle gialle, mescolate alle arancioni.

Una macedonia di parole, corte o lunghe, non importa.

Le vorrei per la cena e il pranzo. Per la colazione, no, alla colazione si addice una spremuta di boccioli di rosa.

Come si fa a non amare il merletto della vita ?

Siamo pronti a pretendere tutto, a riempirci di ogni cosa, ma guai a provare gioia, gratitudine o meraviglia.

Siamo arcieri che falliscono permanentemente il bersaglio.

Siamo voragini insaziabili e senza linfa.

Chissà che tutto non si riveli in un istante di gioia, un piccolo istante, di quelli senza tempo, avvolto nella carta azzurra dei miracoli, coi fiorellini rossi.

In un istante è tutto lì, come se tutto il tempo si fosse concentrato in un piccolissimo punto.

Chissà se c'è una lente per concentrare il tempo, così come si fa con la luce del sole ?

In quel piccolissimo punto di tempo concentrato, qualcosa si accende, brucia, ed è la cosa più fresca che ti sia mai capitata, perché concentrandosi, il tempo si dilata a dismisura, e vivi tutti i sorrisi sognati e messi da parte per i tempi duri, seminati nel campo dei miracoli: non è forse una piccola follia ?

Il silenzio mi accarezza il viso, come un'acqua di rose, mentre il sole dipinge d'oro gli alberi e le colline: è il suo modo, gentile, di augurare a tutti una notte serena, un preludio di sogni d'oro e leggerezza, per chi custodisce nel cuore un vascello incantato di semplicità.

 

Luciano Galassi

(29 agosto 2014)