LA VOCE DEI PROFETI
Quante volte, nei confronti di noi stessi e del mondo, utilizziamo pensieri e parole che non ci appartengono, che non abbiamo sottoposto a "revisione", ma che sono degli altri: famiglia, scuola,
società ...
Così una voce profetica non riusciamo a comprendere da dove provenga, tanto ci sembra lontana dal comune sentire.
A volte diciamo che si tratta di una voce "ispirata", magari da Dio, ponendola però su di un piano a noi inaccessibile.
Così seguitiamo a nutrirci di pensieri stantii, omologati, e la fonte a cui il profeta attinge rimane un mistero.
E se il profeta fosse "semplicemente" colui che ha avuto "il coraggio" di guardarsi dentro, attingendo alla propria sorgente ?
E se avesse scoperto la strada per fidarsi delle proprie percezioni, senza doverle sottoporre ad omologazione ?
L'Inquisizione forse nacque per soffocare le voci profetiche, per impedire all'anima di parlare fuori dai recinti autorizzati ...
Dicevano di salvaguardare l'integrità del messaggio, e di fatto uccidevano la voce dello Spirito, che mai tace.
Forse i profeti sono antenne sintonizzate sul presente e proiettate verso il domani.
Non abbiate paura della vostra anima profetica !
I profeti abitano la casa del presente ...
Se sei venuto a portare poesia,
tu canta alla vita,
all'aurora che nasce,
ai tuoi passi felici,
alle notti di pianto.
Niente può esserci tolto,
se la vita ha da essere vera,
come un fiore cresciuto in montagna,
come una farfalla
che cessa il suo volo di sera.
L'ombra accompagna la luce,
la pioggia feconda il deserto,
la gioie è sorella del pianto,
il silenzio è una porta sul canto.
Un cuore-bambino
è una stella incantata
che brilla di luce,
che sogna beata.
La vita vuole le tue parole,
non che usi quelle degli altri.
Devi portare la tua fragranza,
la tua unicità.
Il presente, non il passato.
Passi leggeri di uomini attenti
Nell'aria,
la tenerezza infinita della Vita.
Un progetto d'amore e di luce.
Noi, coi piedi pesanti ...
Chi custodisce e assapora
il Mistero nell'anima ?
Profumo di leggerezza ...
Acqua di mare
acqua di vento
sale un bel canto
nel firmamento,
un canto nutrito
d'amore e letizia,
di miti sorrisi
e nessuna mestizia.
Portami il vento,
portami il sole
portami il canto
di cento parole.
Portami l'alba
d'oro e turchina,
e il dolce respiro
di questa mattina.
Luciano Galassi
ALLE MULTIFORMI VIE CHE UNISCONO E LIBERANO
Svaniscono gli imperi e gli antichi mondi
nasce un fiore nuovo che non ha confronti
timido e ascetico, folle e sensuale
nasce un fiore nuovo, oltre il bene e il male
oltre la vergogna di guerre fratricide
oltre la finanza che il mondo affama e uccide.
Spiriti liberi camminano nel mondo
pronti per la lotta o per un girotondo
anime antiche, anime immortali
camminano nel mondo e non hanno uguali.
La Terra benedicono, saggi e genuini
abbracciano la vita, sorridono ai bambini
bambini loro stessi, vivono di luce
fratelli d’ogni cosa, respirano la pace.
La pace e la giustizia di un mondo santo e vero
un mondo che rinasce, più limpido e sincero.
Schegge d’infinito ci nutrono e consolano
segnalano la via e il mondo non affliggono.
Volteggiano le nuvole nel cielo senza tempo
si accendono le stelle nel grande firmamento,
magiche e libere rinascono soltanto
regalano la gioia ad ogni notte e al pianto.
Non c’è un solo attimo che l’anima non voli,
splendida, incredibile, saggia, irraggiungibile,
e volano libere, farfalle di parole
tu non abbandonarle, tu non lasciarle sole.
E adesso che finiscono il canto e la poesia
aggiungi la tua voce, ti aspetto per la via …
I cuori ormai respirano in pura sintonia,
aggiungi la tua voce, ti aspetto per la via …
La musica rinasce, trabocca di poesia,
aggiungi la tua voce, ti aspetto per la via …
Luciano Galassi
(3 novembre 2012)
[ A Pierluigi Ricci e Giovanni Lindo Ferretti ]
NON ASPETTARE
Non aspettare di essere bello, ricco e famoso …
Non aspettare di essere bianco per parlare e avere ragione.
Non aspettare di essere intonato per cantare.
Non aspettare un guru per essere libero.
Non aspettare nessun ministro per essere santo.
Non aspettare che ti liberino per guardare il sole.
Non aspettare di esser artista per creare e colorare il tuo mondo.
Non aspettare di essere poeta per sognare.
Non aspettare di conoscere la grammatica per dire la tua parola.
Non aspettare di essere “normale” per respirare a pieni polmoni.
Non aspettare che ti liberino per essere libero.
Non aspettare che ti accendano la luce per uscire dal buio.
Non aspettare di avere un certificato di nascita per essere vivo.
Non aspettare un certificato di “sana e robusta costituzione” per camminare con le tue gambe.
Non aspettare nessun certificato per essere persona …
Attento !
Puoi essere colpito a tradimento dallo Splendore !
Luciano Galassi
(3.11.2012)