Nostro fratello Mercato globale

 

E ( è ) IL POPOLO SOVRANO ?

 

“C’èra una volta la democrazia” … Si potrebbe anche iniziare così …

 

C’è mai veramente stato un tempo in cui si poteva organizzare la vita di una comunità senza essere laureati in Economia alla Bocconi ?

La sovranità popolare - sancita dalla Costituzione, e che si orna di una giusta sensazione di “sacralità” – non è più dei cittadini, ma è oramai diventata soltanto una “frase ad effetto”, da mandare a memoria, buona per le occasioni ufficiali o per il libri di educazione civica, se esistono ancora.

Ci hanno depredato della sovranità.

La sovranità – lo si dica chiaramente ! – è del sistema economico-finanziario, di chi sa districarsi tra i meccanismi economici e quelli politici.!

Il resto è niente …

 

Questa è la fine di ogni possibilità di autogoverno del popolo, il quale, secondo quella logica (che è solo una tra le tante !), deve delegare ad altri, ad “esperti”, a “professionisti”, la sua esistenza e organizzazione, anzi, spesso non c’è neppure tale delega, ma l’intromissione di poteri “anonimi”, sopranazionali.

Nei fatti è la fine della stessa idea di democrazia.

Non è più la vita a dettare la rotta, ma ciò che conviene ad altri, ciò che è opportuno per gli investimenti.

E per quel sistema, un essere umano è solo uno spazzolino, un dentifricio, un paio di mutante, di scarpe, pantaloni, telefonino, auto, mangiare, divertirsi, figli (buoni quelli !!!), mutuo per la casa, salute, pc, tv, ecc. … Una cuccagna !

 

L’incontrollabilità dei meccanismi e la delega agli “addetti ai lavori”, è la mortificazione più grande che possa toccare alla maggioranza.

Questo è un sistema – ormai di caratura mondiale – che offende e banalizza la vita umana, oltre a dividere gli esseri umani in “classi”, corrispondenti alla loro “solvibilità”, potere di acquisto, manipolabilità, possesso di risorse appetibili …

Se ci sta a cuore l’autenticità della nostra vita, che non deve vederci come minorenni da tutelare, che non deve rassegnarsi a meccanismi decisi dal “mercato” (e che non sono caduti dal cielo !), occorre trovare strade nuove.

Questo sistema ci porterà al disastro, ci ruberà tutto !

Ci hanno demoralizzati, ci hanno invalidati, sapendo bene quello che facevano. L’economia è fatta di scelte feroci e non di fatalità …

Serve il ritorno ad una autentica sovranità, che non si riduca alla consunta crocetta su una scheda elettorale.

Rivogliamo la vita !

Al perverso: “Ragazzo, lasciaci lavorare per te, per il bene tuo e della tua famiglia !”, occorre preferire il: “Grazie, facciamo da noi !”

“Tu ci cedi tutti i diritti, e noi faremo di te…”, cantava Edoardo Bennato …

NO ! Grazie !

 

Forse il politico nuovo dovrà essere un po’ poeta e un po’ filosofo, conoscere i sentimenti e sapere che il suo è un servizio, e non un esercizio di sovranità illimitata, con delega in bianco.

 

E, per finire:  il popolo sovrano ha veramente estrema e inderogabile necessità di aerei da guerra, strumento di morte e dal costo esorbitante, mentre gli si dice che potrebbero non esserci i denari per la salute ?

Chi deve decidere ?

Chi decide realmente ?

 

Luciano Galassi

(28 novembre 2012)

La “nuova economia” mondiale, è un mostro cieco e insaziabile, che sta divorando tutto: fatiche, risparmi, risorse, speranze, futuro, vite, nazioni, sovranità, dignità …